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ZESTAW 11

1.Prima guerra d’indipendenza In Italia le rivolte nel 1848 furono una conseguenza diretta dei moti parigini e viennesi e testimoniano la crescita del movimento liberale italiano.  Abbiamo “un’ ondata delle costituzioni”-  napoletana 29 gennaio, toscana 17 febbraio e 4 marzo cosiddetto “Statuto di Carlo Alberto”.Prima della guerra abbiamo anche altri eventi importanti: la rivoluzione di Venezia e formazione della Repubblica di San Marco (Tommaseo e Manin) e cinque giornate di Milano. Tutto questo influisce l’atmosfera generale e Carlo Alberto 23 marzo 1848 dichiara guerra all’Austria. Papa Pio IX con l'allocuzione del 29 aprile dichiara che al “padre di tutti i fedeli” non è lecito far guerra a uno Stato cattolico, qual era l'Austria. Dopo quest’allocuzione del papa l’atmosfera tra lui e i suoi ministri sarà sempre più tesa fino alla fuga del papa e creazione della Repubblica Romana (febbraio 1849).La prima fase della guerra: battaglia di Goito con generale La Marmora (8 IV), di Pastrengo (30 IV), di Curtatone e Montamare (13 V) e di nuovo Goito (30 V). Gli eserciti piemontesi vincono le battaglie ma dopo i primi successi la condotta militare suscita molte perplessità per lentezza ed incertezze. L'eccessiva è fretta con cui Carlo Alberto punta all'annessione della Lombardia piuttosto che impegnarsi ulteriormente contro gli Austriaci, E infatti Carlo Alberto in maggio fa i plebisciti: al Piemonte sono annessi: Lombardia, Veneto, Parma, Piacenza, Modena. Ma la guerra non è finita, è solo sospesa e Radetzky nello stesso tempo riorganizza i suoi eserciti. Così  29 V a Vicenza e poi fra 23 e 25 luglio a Custoza Carlo Alberto perde le battaglie ed il 9 agosto il generale Salasco firma l'armistizio (armistizio di Salasco) .La seconda fase di guerra: dopo l’armistizio la guerra è ripresa da Carlo Alberto. Il comandante dell’esercito piemontese diventa Wojciech Chrzanowski, che collabora con gen. Ramorino. Dopo la battaglia decisiva di Novara (24 III) e la sconfitta dei piemotesi Ramorino è fucilato. Questa è la fine di guerra. Carlo Alberto abdica- la corona viene al suo figlio Vittorio Emmanuele II, il premier diventa Massimo d’Azieglio. Durante le trattative di pace con l’Austria è deciso che: Austria abbandona tereni piemontesi occupati, si torna ai vecchi confini, piemontesi devono dare all’Austria il risarcimento di 75 milioni di franchi.

2.Proclamazione del Regno d’Italia:Nasce nel risorgimento dal Regno di Sardegna, privato nel 1860 del Nizza e della Savoia ceduti alla Francia dopo la seconda guerra d’indipendenza. Al Regno di Sardegna  nello stesso tempo è annessa la Lombardia.Nel 1860 il Ducato di Parma, il Ducato di Modena ed il Granducato di Toscana votano dei plebisciti per l'unione con il Regno. Nello stesso anno vengono conquistati dai piemontesi il Regno delle Due Sicilie, tramite la Spedizione dei Mille, e la Romagna, le Marche e l'Umbria, tolte allo Stato della Chiesa. Tutti questi territori vengono annessi ufficialmente al regno tramite plebisciti.Con la prima seduta del Parlamento italiano del 17 marzo 1861 e la successiva proclamazione del Vittorio Emanuele II è  il primo re d'Italia nel periodo 1861-1878. Regno d’Italia è una monarchia costituzionale. (Nel 1866, a seguito della Terza guerra di indipendenza, vengono annessi al regno il Veneto e Mantova sottratti all'Impero Austro-Ungarico. Nel 1870, con la presa di Roma, al regno viene annesso il Lazio, sottraendolo definitivamente allo Stato della Chiesa. Roma diventa ufficialmente capitale d'Italia)

3.Spedizione dei Mille La spedizione dei Mille è un celebre episodio del Risorgimento italiano, avvenuto nel 1860, quando un corpo di volontari, al comando di Giuseppe Garibaldi, sbarcò in Sicilia occidentale (alla domanda dell’aiuto da parte di Rosolino Pilo) e conquistò l'intero Regno delle Due Sicilie, patrimonio della casa reale dei Borbone. Garibaldi raccolse un corpo di spedizione di mille uomini, le Camicie Rosse, raggiunse la Siciliae si proclamò dittatore della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II, chiamandolo “re d'Italia. Il 13 maggio, rinforzato da centinaia di volontari raccolti nella marcia da Marsala, batté i borbonici a Calatafimi. Dopo un’avventurosa marcia tutto attorno Palermo, il 27 maggio diede l'assalto alla città, da Porta Termini: assalì le carceri lasciate indifese e liberò i detenuti, dei quali molti si unirono a lui e con le famiglie delle borgate povere della città dettero vita ad una insurrezione popolare, tanto che i borbonici reagirono bombardando i quartieri ribelli. Fu proclamato governo provissorio con capo Francesco Crispi. 20 VI c’è la battaglia di Milazzo, 1-2 X la battaglia di Volturno vinta da Garibaldi.  Sicilia è liberata dai borbonici. Nel ottobre Garibaldi si incontra con Vittorio Emmanuele II, si fanno i plebisciti in Sicilia e Napoli (80-90 % della gente vuole annessione al Regno d’Italia).

4.Stati italiani prima del 1789:

-           Repubbliche: - di Venezia, di Genova, di Lucca

-           Ducati: - di Parma, Piacenza, Modena e Reggio

-           Piemonte e Regno di Sardegna (Savoia)

Carlo Emmanuele III, poi Vittorio Ammedeo II. Corte centralizzato e ben organizzato. Sviluppo di Torino (università), scuole statali, bravo esercito.

-           Lombardia- Asburgo d’Austria

Fiorisce la cultura ( la Scala, Università di Milano e Pavia, centro culturale ed intelettuale, A. Verri- “Caffè”)

-           Toscana

Francesco di Lorena, poi Pietro Leopoldo- principe illuminato, stato centralizzato, economia decentralizzata

-           Stato Pontificio

-           Regno Delle Due Sicilie- Carlo III Borbone

Secondo centro dell’illuminismo italiano e nello stesso tempo analfabetismo e povertà. Ministro di finanze- Tanucci (le tasse rivoluzionarie); Antonio Genovesi

 

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